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Saluzzo è una città che conserva tutt’oggi numerose testimonianze del suo nobile passato essendo stata per quattro secoli la capitale di un piccolo ed autonomo Stato di confine, il Marchesato di Saluzzo. Il suo capostipite, Manfredo, ottenuto in eredità il territorio, diede inizio ad una dinastia che vide succedersi ben quattordici marchesi. Il Marchesato raggiunse il suo massimo splendore nel XV secolo, caratterizzato da una prosperità tanto economica quanto artistica e culturale. I suoi forti legami politici con il Marchesato di Mantova e con la Francia gli permisero di essere il principale contendente dei Savoia in territorio piemontese fino alla seconda metà del XVI secolo quando,a seguito di una lenta ma inesorabile perdita d’indipendenza, il Marchesato si ridusse ad un borgo periferico. Nel 1548 Saluzzo venne annesso alla Francia e successivamente, col Trattato di Lione del 1601, entrò a far parte dei domini sabaudi. 

Cosa visitare

Il Duomo

La cattedrale di Saluzzo venne costruita tra il 1491 e il 1501 in forme tardo-gotiche ed è il fulcro del centro moderno della città. Essa si presenta con una facciata in mattoni a vista preceduta da un’ampia gradinata in pietra ed è scandita da tre portali d’ingresso a cui corrispondono al suo interno altrettante navate con volte a crociera di notevoli dimensioni. Oltre all’altare maggiore in stile barocco sono presenti altri altari secondari distribuiti in egual numero lungo le navate laterali e quella di sinistra comprende anche due cappelle. Le opere artistiche che si possono ammirare al suo interno sono molteplici e riconducibili per la maggior parte al XVI-XVIII secolo.

La Chiesa di San Giovanni

La Chiesa di S. Giovanni, considerata la più importante della città finché non venne ultimato il Duomo, si trova in una delle vie laterali della Salita al Castello e si affaccia sulla piazzetta omonima impreziosita da un caratteristico pozzo. La chiesa, eretta nel 1281, presenta sul lato sinistro della facciata un ritratto di San Cristoforo dalle dimensioni notevoli ed al suo interno è suddivisa in tre navate a crociera a cui si accede scendendo lo scalone in pietra che separa il portone dalla navata centrale, caratteristica che la rende unica nel suo genere. La navata sinistra conduce al chiostro gotico e sul lato opposto si trova la cappella Cavassa, una delle più importanti famiglie della città.

La Torre Civica

La Torre Civica venne edificata nel 1462 insieme all’Antico Palazzo Comunale di cui è parte e si affaccia sulla piazzetta di San Giovanni. Essa è alta 48 metri ed una volta saliti i 130 gradini che portano alla cima sormontata da una cupola, è possibile godere di una vista mozzafiato sul magnifico panorama circostante che spazia dal borgo antico alla catena delle Alpi Occidentali.

La Castiglia

La Castiglia nacque come residenza fortificata dei Marchesi di Saluzzo e venne edificata tra il 1271 ed il 1286. Essa subì radicali ampliamenti nel corso dei secoli grazie alla sempre maggiore importanza del Marchesato finché non cadde in decadenza a seguito della sua annessione prima alla Francia e poi al ducato di Savoia. Convertita in carcere fino al 1992, grazie ai restauri avviati nel 2006 ad oggi è sede dell’archivio storico cittadino, di una collezione permanente IGAV dedicata all’arte contemporanea e di due musei, il Museo della Memoria Carceraria ed il Museo della Civiltà Cavalleresca.

Casa Cavassa

Casa Cavassa fu la residenza dei Marchesi di Saluzzo fino al 1464 quando il marchese Ludovico II la diede in dono all’esponente di una nobile famiglia di Carmagnola, il Vicario Generale Galeazzo Cavassa, ed è un tipico esempio di dimora signorile rinascimentale. Sopra l’importante portale d’ingresso in marmo bianco è possibile ammirare quello che era lo stemma della famiglia, uno scudo all’interno del quale è racchiuso un pesce. Dall’ingresso si accede ad un porticato interno che offre una splendida vista sulla città e le sale interne della casa distribuite su due piani contengono una notevole collezione di arredi d’epoca, affreschi e decorazioni pregiate.

Casa Pellico

Tra i grandi uomini che nacquero a Saluzzo, Silvio Pellico (Saluzzo, 1789 – Torino, 1854) è sicuramente quello più illustre ed in Piazza Vineis, al centro di Corso Italia, è possibile ammirare un monumento in suo ricordo. Fu perseguitato e recluso a causa delle sue idee carbonare ed indipendentiste contro l’invasione austriaca e dalla durissima esperienza carceraria scaturì la sua opera più celebre, “Le mie prigioni” (1832). Il museo a lui dedicato ha sede nella sua casa natale in Piazzetta dei Mondagli, nel centro storico della città. Essa conserva su due piani quadri, cimeli, libri e manoscritti del patriota saluzzese, in particolare molteplici riproduzioni dei frontespizi delle diverse edizioni de “Le mie prigioni”.

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